Nel 1560 fu eletto Papa il milanese Angelo Medici con il nome di Pio IV. Come d’abitudine il nuovo Papa nominò il nipote Cardinale e Segretario di Stato. Fortunato in tutto, lo fu anche nella scelta del nipote, che si chiamava Carlo Borromeo. Pio IV non aveva una grande vocazione per la santità così fu forse quello che meno apprezzò il nipote, che nel frattempo era stato nominato anche Arcivescovo di Milano.
Il 19 Gennaio 1561 i Nobili Meraviglia elessero come rettore della chiesa di Vighignolo Fra’ Marco da Crema, conventuale dell’ordine francescano. Fra i compiti assegnatigli vi era l’ufficio delle messe nella chiesa dedicata alla B.V. Maria e l’esercizio della cura delle anime. In cambio di questi servizi Fra’ Marco ricevette la casa parrocchiale, adiacente la chiesa, una vigna in Vighignolo e i redditi derivanti da vari beni, nonché le offerte dei fedeli dette emolumenti di stola.
Carlo Borromeo si insediò nella sua diocesi nel 1565 e per conoscere meglio il vasto territorio su cui avrebbe governato, il Cardinale fece produrre una serie di mappe delle pievi che componevano la diocesi, fra cui quella della pieve di Cesano, a cui apparteneva Vighignolo.

Grazie a questa mappa, datata 1567, possiamo avere un’idea della situazione dell’area nel XVI secolo. In basso a sinistra, sopra la dicitura Villa di Settimo, è rappresentata la chiesa di Santa Margherita da cui una strada lunga Un Miglio e che scavalca il fontanile piccolo delle Cassine d’Olona porta alla Villa di Vighignolo. Qui si trova la chiesa delli frati terciarueli di S.Spirito1 ed un altro edificio, con una torre sovrastata da una cupola, che potrebbe essere il convento sul quale verrà successivamente edificata la villa Meraviglia (oggi villa Airaghi). Un sentiero di mezzo miglio conduce alla chiesa campestre di S. Sebastiano, cura di Vighignolo, membro di Cesano.

Note
1.Terz’ordine Francescano